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INFORMAZIONI E FATTI SULL’ACQUISTO E LA CURA DELL’IPPOCAMPO

 

“Il cavalluccio marino è una meravigliosa curiosità della natura.  Ma le stesse caratteristiche che lo rendono così affascinante all’uomo sono le stesse che ne minacciano l’estinzione.”

- ABC News

 

TESTO AGGIORNATO: 26 dicembre 2003

Come molti acquaristi sanno, l’ippocampo ha bisogno di cure particolari.  Questa guida è stata creata per le persone interessate ad allevare questa affascinante creatura ed è basata sulle esperienze di alcune centinaia di appassionati, ricercatori e allevatori commerciali di Singnatidi.

 

IMPORTANTE:  Anche se questa guida menziona ippocampi selvatici (abbreviazione inglese: WC, Wild Caught), consigliamo vivamente agli interessati di acquistare solo esemplari allevati in cattività (abbreviazione inglese: CB, Captive Bred).  L’allevamento in cattività previene la distruzione della specie e incoraggia programmi di riproduzione responsabili ed innovativi.  Inoltre, l’ippocampo CB è molto più facile da mantenere: è abituato al mangime congelato, alle condizioni d’acquario ed è molto meno prono ad ammalarsi o a portare malattie.  Le probabilità di sopravvivenza in cattività di un ippocampo CB sono notevolmente maggiori di quelle di un ippocampo WC; è perciò più economico e gratificante per un allevatore principiante acquistare ippocampi CB.

 

RACCOMANDIAMO AI PRINCIPIANTI DI ACQUISTARE UNICAMENTE IPPOCAMPI ALLEVATI IN CATTIVITÀ.

 

COME SCEGLIERE UN IPPOCAMPO SANO

 

   In negozio, osservate accuratamente l’ippocampo prima di acquistarlo.  Tramite internet, assicuratevi che il rivenditore abbia una buona reputazione, che garantisca che l’esemplare arrivi vivo e che ne assicuri la sopravvivenza per almeno 5 o 7 giorni dalla ricevuta.  Il minimo accenno di malattia o lesione può risultare in morte: l’ippocampo è una creatura estremamente sensibile e può spesso soccombere a patogeni non nocivi ad altri pesci ornamentali.  Inoltre, i trattamenti medici per l’ippocampo sono diversi e spesso meno efficaci.  Se avete la possibilità di osservare l’esemplare che volete acquistare, questa guida può aiutarvi a scegliere un hippocampo in buona salute.  Ricordate però che anche prestando molta attenzione, un ippocampo WC può sembrare sano e morire alcuni giorni dopo l’acquisto. Non esistono garanzie quando si acquista un ippocampo selvatico, ma le seguenti domande possono minimizzare il rischio di acquistare un animale malato:

 

                    

Che tipo di mangime bisogna usare e quanto spesso bisogna nutrire
 l’ippocampo?

Il corpo è ben curvo senza segni di concavità addominali?

 

NON ACQUISTATE UN ESEMPLARE CHE NON MANGIA.  L’esemplare appena acquistato dovrebbe iniziare a mangiare entro 24 ore, se è in buona salute e se la vasca è pulita e ben aereata.  Gli ippocampi CB vengono spesso nutriti principalmente con artemia salina, cibo non trovato nell’habitat naturale.  Benchè questa non sia una dieta sana, se il cavalluccio marino l’accetta è un primo segno di buona salute.  Ricordate però che se l’esemplare è stato nutrito a lungo esclusivamente con artemia salina non arricchita, c’è il rischio che sia malnutrito: l’ippocampo ha uno stomaco rudimentale e deve continuamente assorbire nutrimento.  Una lunga dieta a basso valore nutritivo può ridurre la resistenza a malattie: un ippocampo malnutrito non sopravvive a lungo.

 

Idealmente, il negoziante dovrebbe aver abituato l’ippocampo ad una dieta più adeguata: artemia salina, gamberetti d’acqua dolce (per gli esemplari più grandi), gamberetti rossi hawaiani (halocaridina rubra), Mysis congelato o crostacei simili.  Ricordate che è più facile allevare un ippocampo abituato al mangime congelato, che è inoltre più economico e più facile da reperire.  L’ippocampo CB è generalmente abituato a Mysis congelato o mangime simile.  Fra gli esemplari WC, l’Hippocampus Erectus, l’ippocampo striato proveniente dal litorale Atlantico nordamericano, ha la reputazione d’abituarsi più facilmente al mangime congelato.  In ogni caso, anche se il vostro ippocampo vi è abituato, nutritelo regolarmente, almeno una volta alla settimana, con del mangime vivo: gamberetti d’acqua dolce, artemia salina arricchita, larve di poecilidi e di Mollinesia, gamberetti rossi, ecc.

(Nota: l’ippocampo nano, Hippocampus zosterae, è una specie molto resistente, soprattutto se nutrito con nauplii di artemia vivi (larve di artemia salina nate da più di 24 ore, arricchite di vitamina HUFA).

 

SINTOMI CHE POSSONO DENOTARE PROBLEMI

 

Si notano aree spellate o scolorite, infiammazioni, strani movimenti
 natatori, occhio fisso o sporgente, vesciche, branchie infiammate,
 muso corroso, lesioni sul corpo o sulla coda, respirazione
 difficoltosa? L’esemplare non si aggrappa, giace sul fondo o tende a
 capovolgersi?

 

Questa è solo una lista parziale dei possibili sintomi esterni di malattia ed è inoltre difficile sapere qual’è il comportamento normale dell’esemplare (per esempio, la respirazione o il movimento dell’occhio normali), soprattutto se non si ha molta esperienza.  In ogni caso, se notate uno dei sintomi citati è meglio rinunciare all’acquisto.  Se osservate uno dei sintomi in un compagno di vasca, non acquistate l’esemplare che avete scelto: anche se apparentemente sano, potrebbe essere stato contagiato.  L’impulso di “salvare” un ippocampo malnutrito o malato è forte, ma cercate di resistere: la maggior parte degli ippocampi malati muore e rischiate solamente di contagiare il vostro acquario.  Inoltre, acquistando un esemplare malato arricchite un negozio che non si cura dei propri animali e che non si fa scrupoli nel vendere ippocampi WC malati.  Piuttosto, esortate il negoziante a nutrire correttamente gli ippocampi e a prendersene cura; consigliate anche di tenere
solo esemplari CB.

 

Un ippocampo CB tenuto in una vasca matura con          acqua di buona qualità (ammoniaca e nitrito: 0, nitrato: < 20 Ppm), e con una dieta appropriate può vivere diversi anni senza seri problemi di salute.  Un ippocampo WC, d’altra parte, mostra

spesso segni di malattia, particolarmente quando appena introdotto nell’acquario.  In ogni caso, è fondamentale essere forniti di medicamenti e trattare rapidamente una malattia prima che il contagio si diffonda.  I seguenti medicamenti sono raccomandati dall’autore e dai membri di Seahorse.org.  Prima di procedere con un trattamento, siate sicuri della diagnosi.  La sezione “Articles” nella biblioteca virtuale di Seahorse.org include informazioni su malattie e trattamenti e la “Discussion board” (forum virtuale), ha una sezione dedicata alle emergenze, supervisionata da allevatori esperti che possono rispondere alle vostre domande.

 

RACCOMANDAZIONI PER L’ARMADIETTO DEI MEDICAMENTI

 

Vi raccomandiamo di procurarvi i seguenti medicamenti quando acquistate un ippocampo.  Naturalmente, con più esperienza potreste decidere di preferirne altri: questi sono solo suggerimenti.  La maggior parte di queste sostanze dovrebbe essere disponibile in ogni buon negozio di animali.

 

Siate sicuri di avere:

Formalin 3 e Neosporin (unguento a tripla azione antibiotica), per trattamenti
  locali

(Betadine, da usare solo in caso di estrema necessità)

Kanacyn

blu metilene

Furan 2 o Triple Sulfa                                                          

tetraciclina

eritromicina

metronidazole

neomicina

nitrofurazone

 

Opzionali:

Maracyn II

Furanase

Paragon II

Melafix

malachite verde

Medicamenti importanti ottenibili dal vostro veterinario o medico:

acetazolamide (Diamox)

ceftazidime (Fortaz, Tazicef, Tazidime, Ceptaz)

praziquantel (Droncit)

 

Arnesi essenziali:

tubo flessibile da catetere diametro IV (senz’ago)

siringa da tubercolina senz’ago

forcina da capelli con punte di plastica

 

NOTA: www.Seahorse.org sta cercando di rendere disponibili i medicamenti e gli arnesi essenziali sul sito.

 

ACCLIMATAZIONE E QUARANTENA

 

Le procedure di acclimatazione non differiscono da quelle per gli altri pesci eccetto che per l’uso di reti, dato che queste spesso danneggiano le placche d’osso e il delicato strato dermale dell’ippocampo.  Per il trasferimento nell’acquario, è preferibile attirare l’ippocampo in un contenitore di plastica o usare le mani.  In quest’ultimo caso, è meglio essere rapidi, per evitare stress inutile all’animale.

 

Se si acquista un ippocampo WC, è consigliabile immergerlo in acqua dolce o formalina e, idealmente, tenerlo in quarantena (da 2 a 4 settimane), in una vasca separata, prima di introdurlo in un acquario con altri esemplari.  L’ippocampo è più sensibile della maggior parte dei pesci all’immersione in acqua dolce, quindi, se mostra segni di difficoltà (per esempio, se si dibatte o si lascia cadere sul fondo), per più di 15 secondi, rimuovetelo immediatamente, ignorando i 3-5 minuti requisiti per uccidere i parassiti esterni.  Non consigliamo di tenere ippocampi CB e WC nella stessa vasca, dato che esemplari WC in apparenza sani potrebbero comunque portare malattie alle quali gli esemplari CB potrebbero non aver resistenza.  Osservate accuratamente ogni ippocampo appena acquistato per comportamenti strani, lesioni esterne, macchie o altre anomalie.  Di solito, il primo sintomo di malattia è la mancanza d’appetito, ma non è una regola fissa.  Se sospettate dei sintomi, potete consultare la guida medica completa su www.seahorse.org.

 

Alternativamente, se sospettate dei problemi, potete scrivere al forum virtuale, nella sezione Emergency.  Troverete vari allevatori esperti pronti ad aiutarvi e a rispondere alle vostre domande.  Vi preghiamo di non trattare un ippocampo senza sapere da cosa sia affetto.  Inoltre, non utilizzate mai soluzioni a base di rame su nessun membro della famiglia dei Singnatidi: i loro organi interni sono troppo delicati per questo tipo di trattamento.

 

L’ACQUARIO DELL’IPPOCAMPO

 

L’ippocampo dovrebbe venir introdotto in un acquario maturo.  Un acquario sano ed equilibrato è il risultato di vari metodi di filtraggio e disposizioni della vasca.

L’acquario di un ippocampo deve avere delle correnti da deboli a moderate.  Assicuratevi che ci sia un adeguato filtraggio biologico e cambiate regolarmente dal 5% al 20% d’acqua a settimana, come fareste con qualsiasi altro acquario per pesci.  Questo serve a mantenere i parametri dell’acqua; i seguenti valori dovrebbero essere stabili prima che l’ippocampo venga introdotto nella vasca:

 

pH – da 8.0 a 8.3

Gravità specifica – da 1.021 a 1.024

Ammoniaca – 0

Nitrito – 0

Nitrato - < 20 Ppm

 

La temperatura ottimale varia a seconda della specie di ippocampo: tropicale, subtropicale o temperata.  Generalmente, un principiante dovrebbe iniziare con specie tropicali, a meno che la vasca non sia equipaggiata con un impianto di raffreddamento.  Riscaldare una vasca è molto più economico che raffreddarla.  Usate un riscaldatore sommergibile di alta qualità.  Molti membri di Seahorse.org usano riscaldatori Ebo Jaeger: la prestazione è molto affidabile e non sono caldi al tatto, minimizzando la possibilità di scottare gli ippocampi che vi si aggrappano.  Calcolate circa 4 watt per gallone (4,54 litri), quando scegliete un riscaldatore per acquari.

 

Questa non è una regola fissa, ma la maggior parte degli allevatori d’ippocampi usano vasche più alte.  L’ippocampo ha bisogno di una certa altezza (da 2.5 a 3 volte la lunghezza dell’animale DISTESO), per il corteggiamento e l’accoppiamento.  Escludendo il fondo, la profondità minima della vasca dovrebbe essere di almeno il doppio della lunghezza dell’animale disteso.  Inoltre, lasciate un solco sul fondale, dato che alcuni riti di corteggiamento richiedono che la coppia sfrecci lungo il fondo della vasca.  Varie coppie di ippocampo pigmeo possono vivere in una vasca da 5-10 galloni (23-46 litri); raccomandiamo una vasca da 10 galloni a causa delle difficoltà nel mantenere stabili i parametri dell’acqua in un acquario di piccola capacità.  Due o tre paia di ippocampi di grandezza media possono vivere in una vasca da 24 galloni (109 litri), anche se una vasca più grande facilita il mantenimento dei parametri dell’acqua.

 

            Specie Facilmente Reperibili: Temperature
            Adeguate e Numero di Esemplari Consigliato

            Nota: Queste sono solo direttive generali.
            Mantenere una temperatura costante è
            estremamente importante; è generalmente
            meglio mantenere la temperatura minima, ma
            il segreto sta nella stabilità.  Un grado in più
            o in meno non è un problema, l’importante è
            che gli sbalzi di temperatura non eccedano
            un massimo di 2 gradi in 24 ore.  Creare
            una corrente sulla superficie usando pompe
            ad acqua, ad aria o ventilatori può aiutare
            ad abbassare e stabilizzare la temperatura,
            se necessario.

 

Questa è una lista di specie di ippocampo comunemente reperibili, raggruppate secondo temperatura, capacità minima raccomandata per due coppie adulte e spazio richiesto da ogni coppia addizionale.  Non si possono mescolare specie che vivono a temperature diverse.  Queste sono solo raccomandazioni.  Molte persone tengono ippocampi in vasche molto più piccole, ma noi non lo raccomandiamo.

 

1) Specie tropicali –74°-78° Farenheit (24°-26° Celsius)

zosterae, una coppia/1.5 galloni (6 litri) – 5 galloni (20 litri) raccomandati

kuda, una coppia/8 galloni (30 litri) – 15 galloni (60 litri) minimo

barbouri, una coppia/8 galloni (30 litri) – 15 galloni (60 litri) minimo

erectus, una coppia/8 galloni (30 litri) – 15 galloni (60 litri) minimo

reidi, una coppia/8 galloni (30 litri) – 15 galloni (60 litri) minimo

fuscus, una coppia/5 galloni (20 litri) – 10 galloni (40 litri) minimo

comes, una coppia/8 galloni (30 litri) – 15 galloni (60 litri) minimo

procerus, una coppia/8 galloni (30 litri) – 15 galloni (60 litri) minimo

 

2) Specie subtropicali – 70°-74° Farenheit (22°-25° Celsius)

whitei, una coppia/8 galloni (30 litri) – 15 galloni (60 litri)

ingens, una coppia/13 galloni (50 litri) – 45 galloni (180 litri) minimo

tuberculatus, una coppia/5 galloni (20 litri) – 15 galloni (60 litri) minimo

 

3) Specie temperate – 66°-72° Farenheit (19°-22° Celsius)

abdominalis, una coppia/13 galloni (50 litri) – 60 galloni (240 litri) minimo

capensis, una coppia/5 galloni (20 litri) – 10 galloni (40 litri) minimo

breviceps, una coppia/5 galloni (20 litri) – 10 galloni (40 litri) minimo

 

COME SCEGLIERE COMPAGNI DI VASCA INOFFENSIVI

 

I seguenti invertebrati sono generalmente considerati compagni di vasca inoffensivi per ippocampi medi o grandi e non richiedono un’illuminazione speciale, come i coralli.  Siate cauti quando aggiungete esemplari alla vasca: gli ippocampi non sono grandi nuotatori, non competono per il cibo e sono dotati di pochissime difese.  Con l’eccezione di questi animali pulitori, è generalmente consigliabile introdurre prima l’ippocampo e poi le altre specie.  Rimuovete immediatamente un esemplare al primo segno d’aggressività.  Molti compagni di vasca possono aiutare a diminuire

l’accumulo di alghe o di cibo non mangiato.  Altre specie di pesci non aggressivi e coralli possono convivere con l’ippocampo: questa è solo una  

lista parziale degli animali pulitori compatibili considerati generalmente inoffensivi verso  ippocampi piccoli o grandi.  Comunque, non tutti  

potrebbero essere innocui verso ai piccoli di ippocampo.  Troverete una lista più completa nella sezione Tank Mates di Seahorse.org.

 

NOTA:  Prima dell’acquisto, informatevi accuratamente sulle esigenze di ogni specie compatibile che desiderate aggiungere alla vasca.  Per esempio, molti coralli, spugne e gorgonie hanno bisogno di un’illuminazione speciale o della riproduzione artificiale del riflusso dell’alta marea.

 

Vermi acquatici, inclusi gli Anellidi (Phylum Annelida)

Lumache del genere Astrea

Lumache del genere Turbo

Lumache del genere Nassarius (Nassarius vibex)

Lumache del genere Trochus (Trochus niloticus)

Lumaca cerithium (genere Cerithiidae)

Lumache del genere Nerita

Strombus alatus

Paguro dalle zampe blu (Clibanarius tricolor)

Gamberetto pulitore dalla banda bianca (Lysmata amboinensis)

Lysmata wurdemanni

Lysmata debelius

Gamberetto di scogliera (Palaemon elegans)

Gamberetto di fiume (Palaemonetes vulgaris)

(I gamberetti sono considerati pericolosi per i piccoli di ippocampo o per gli Hippocampus zosterae (ippocampo nano))

 

Noti gruppi da evitare:

Acaturidi, Balistidi, Serranidi, Anguille, Lumache acquatiche (Nudibranchi), Cetrioli di Mare, Ricci di Mare, Vermocane (Hermodice), Platelminti, Coralli di Fuoco (Millepora Alcicornis), Coralli della famiglia Stylasteridae, Anemoni, Anemoni Tubolari (Ceriantidi), tutti i Cefalopodi (Calamari, Polpi, Seppie e Nautili), Canocchie (Squilla Empusa), Aragoste, Coralli Duri dei generi Heliofungia, Cataphyllia, Euphyllia, Goniopora, Aleopora, Galaxea e Hydnophora.

 

NUTRIZIONE

 

Con un po' di pazienza, un ippocampo WC può venir abituato a mangiare mangime morto o congelato: esistono molti sistemi, che potete trovare nella sezione Articles, sotto “How-to”, su www.seahorse.org.  Quest’abitudine rende molto più facile e meno costoso mantenere un ippocampo WC e ne aumenta le possibilità di sopravvivenza, soprattutto per i meno esperti.  Se il vostro ippocampo rifiuta il mangime congelato, una soluzione a breve termine è nutrirlo con artemia salina arricchita, gamberetti d’acqua dolce per le specie più grandi e gamberetti rossi hawaiani (vedere Seahorse.org per le procedure d’arricchimento).  Al principio, un ippocampo WC richiede solitamente mangime vivo, a meno che il negozio non l’abbia già abituato al mangime congelato.  Comunque, e’ buona abitudine alternare il mangime congelato con del mangime vivo, almeno una o due volte alla settimana.

 

L’artemia salina arricchita dovrebbe sempre venir sciacquata in acqua dolce (per uccidere o rimuovere qualsiasi battere dannoso), e data da due a tre volte al giorno a intervalli di tre o sei ore.  Alcune specie di ippocampo più grande potrebbero rifiutare l’artemia salina: in questo caso, dategli gamberetti d’acqua dolce (anche come supplemento), per una dieta più nutriente.  Ricordatevi che per evitare questi problemi potete sempre acquistare un ippocampo CB, già abituato a mangimi congelati come Mysis (Mysis relicta), o Misidi.  Scongelate e sciacquate il mangime e nutrite l’ippocampo CB una o due volte al giorno.  Al principio controllate che tutti gli esemplari mangino a sazietà, quindi regolate la quantità di mangime.  Di nuovo, ricordatevi di supplementare la dieta di mangime congelato con del cibo vivo, almeno una volta alla settimana.

 

CONOSCETE LA VOSTRA SPECIE

 

Le specie temperate sono spesso disponibili; una delle specie più comuni in vendita al momento è l’Hippocampus abdominalis o Hippocampus bleekeri.  È un ippocampo meravigliosamente attivo e curioso che ha conquistato il cuore di molti appassionati.  Se scegliete un esemplare di questa specie, avrete bisogno di un impianto di raffreddamento, per mantenerlo a una temperatura ottimale media di 66°-70° Farenheit o 19°-21° Celsius.  Sappiate che gli impianti di raffreddamento sono molto costosi.

 

NOTA:   Chiunque affermi che questa specie può sopravvivere in temperature tropicali si sbaglia e, senza nessuna eccezione, ippocampi subtropicali e temperati tenuti a temperature tropicali muoiono entro alcuni giorni.  Non acquistare ippocampi da allevamenti che affermano il contrario nè disseminate questa informazione errata.

 

La maggior parte degli ippocampi WC fornita ai negozi di animali è catturata nelle regioni Indo-Pacifiche o Caraibiche.  Queste specie

vanno tenute fra i 74°-78° Farenheit o 24.5°-26° Celsius.  Molte delle specie in vendita sono disponibili allevate in cattività.  Potete trovare  eccellenti fotografie e informazioni su ogni specie su www.seahorse.org.  Molti 

principianti acquistano un ippocampo senza   conoscerne la specie: rispondiamo spesso a domande riguardo il tipo di specie e le cure

necessarie su Seahorse.org.  Se il vostro negoziante non è sicuro del nome scientifico, potete cercare di identificare il vostro ippocampo nella Photo Gallery di Seahorse.org.  Se ancora non siete sicuri, potete inviare una fotografia digitale: deve essere nitida e mostrare la spina dorsale e la testa/il muso.  I nomi comuni possono creare confusione: trovate l’equivalente scientifico e assicuratevi d’informarvi su ogni particolare necessità e bisogno della specie acquistata.

 

 PRIMA DI ACQUISTARE UN IPPOCAMPO,
assicuratevi di conoscere le basi del suo mantenimento; Seahorse.org è una buonissima fonte d’informazioni generali.  L’allevamento di
qualsiasi specie marina richiede una buona conoscenza di base di chimica marina.  Ci sono molti libri e siti internet concernenti questa materia.

Se vi sentite preparati, possedete una vasca della misura giusta e avete avuto la pazienza di creare un acquario equilibrato e maturo, siete sulla buona strada per allevare ippocampi con successo.

 

NOTA: Anche se le temperature medie sono simili, non è consigliabile mantenere ippocampi tropicali in un ambiente corallino artificiale.  Non competono per il cibo e potrebbero venir disturbati da pesci pelagici, come gli Acaturidi e i Labridi.  La circolazione dell’acqua in un acquario corallino è molto più forte delle correnti deboli o moderate sopportate  dall’ippocampo.  Cercando di aggrapparsi, l’animale potrebbe afferrare coralli ed anemoni e ferirsi mortalmente.  L’ippocampo va tenuto in un acquario specificamente creato per questa specie.

 

Domandate al vostro negoziante o su Seahorse.org come meglio ottenere una particolare specie di ippocampo.

 

                     Ovunque viviate, un buon negozio di animali non
                     dovrebbe aver difficoltà nell’ordinare ippocampi.

 

Questa guida è stata creata per allevatori principianti di ippocampi da Seahorse.org (www.seahorse.org), un’organizzazione non a scopo di lucro impegnata nell’educazione e nel trattamento etico degli ippocampi in cattività.  Distribuite liberamente questo documento a chiunque sia interessato ad allevare ippocampi.

 

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Copyright 2003, Seahorse.org; traduzione di Claudia Mazzoncini, claudiamazzoncini@hotmail.com